Farmaci insostituibili e non riproducibili artificialmente, i plasmaderivati rappresentano in molti casi l’unica opzione terapeutica per patologie rare e gravi come emofilia e immunodeficienze congenite. In Italia l’autosufficienza del plasma copre il 70% del fabbisogno nazionale grazie ai donatori di sangue: l’anno scorso c’è stata la raccolta record di oltre 900mila chili. Il restante 30% però dipende dalle importazioni, ma il contesto internazionale è sempre più complesso. Come garantire la disponibilità di questi farmaci e il diritto alla cura?